L’aumento del (presunto) benessere umano ha trascinato con sé anche quello dei cani e dei gatti domestici.
Ne risulta che, come nelle persone, anche nei cani e nei gatti, la percentuale dei soggetti in perenne sovrappeso tende costantemente ad aumentare.
Secondo recenti statistiche più della metà dei cani sarebbe in queste condizioni.
In genere i rischi derivanti dall’obesità sono largamente sottovalutati: più del 30% dei proprietari di animali obesi è convinto che essi siano in perfetta forma!
D’altro canto è risaputo che circa la metà di essi ha un proprietario nelle stesse condizioni.
L’approccio a questo problema non è, pertanto, facile e richiede uno sforzo da parte del proprietario.
Il nostro consiglio è di procedere a tappe
Il primo passo consiste nel convincersi che il proprio animale è effettivamente troppo grasso: una bella bilancia a disposizione ed una tabella dei pesi medi delle varie razze, così come il giudizio di un veterinario possono convincere i più riluttanti.
Il secondo passo consiste nella presa di coscienza dei rischi connessi all’obesità, che sono molti: problemi a livello epatico e cardiaco, reumatismi, artrosi, costipazione intestinale, diabete, sviluppo displasia in età adulta.
L’aspettativa di durata della vita è, inoltre, molto inferiore; nell’uomo è dimostrato che un sovrappeso del 20% comporta una mortalità più precoce nel 50% dei casi. Per i soggetti vistosamente obesi è sempre consigliabile una visita veterinaria.
Il terzo passo è rappresentato dalla dieta; la sua efficacia dipenderà ovviamente dalla composizione, ma soprattutto dalla costanza con cui il proprietario la adotterà.
Quasi sempre sarà molto accondiscendente verso il proprio beniamino e quest’ultimo lo percepirà molto velocemente!
L’animale messo a dieta spesso si rifiuterà e cercherà di circuire il padrone con moine ed atteggiamenti supplichevoli per ottenere il cibo di cui è goloso oppure manifesterà il proprio disappunto abbaiando o miagolando.
Il proprietario impreparato non tarderà a cedere. Superato il primo impatto, in genere l’animale si adeguerà e, piano piano, i risultati inizieranno ad arrivare.
Essi andranno quantificati con l’impiego della bilancia (e non “a occhio”, come spesso capita).
Il dimagrimento dipenderà dal livello di restrizione calorica previsto nella dieta utilizzata; in commercio ne esistono ormai parecchie, molte sono ampiamente affidabili.
La scelta, oltre che dal costo, dovrebbe essere condizionata dalle caratteristiche compositive, dall’indole e dalle abitudini dell’animale.
Una scelta oculata consentirà di ovviare ad alcuni dei problemi sopra accennati e quindi di ottenere più facilmente i risultati sperati.
Alcuni allevatori particolarmente lungimiranti e sensibili a questi aspetti (ad es. Lupi di Romagna per la razza Pastore Svizzero Bianco; ed altri) stanno adottando, da anni, alimentazioni naturali e bilanciate nell’alimentazione dei loro riproduttori e nella crescita dei loro cuccioli.
E’ auspicabile, pertanto, che l’acquirente consapevole tenga in massima considerazione non solo gli aspetti morfologici dei propri cani e cuccioli, ma anche quelli educativi, pedagogici e quant’altro, ivi inclusa la corretta alimentazione adottata, costantemente per i genitori dei cuccioli nonché per i cuccioli che gli allevatori propongono alle famiglie.